Scultore e maestro di Renato Li Vigni
Renato Li vigni una profluvie di ricordi
Conosco Renato Li Vigni da anni, il suo estro creativo e la sua indomabile volontà dalla sua personalità emerge un’anima solare perfettamente espressa nei suoi quadri recenti con i colori radiosi e caldi della sua terra di origine, la Sicilia con la sua luce accecante che abbaglia i paesaggi, con il turchese del mare che si insinua fra gli scogli e monti lontani che si profilano come un orizzonte incerto senza dettagli superflui. Non, infatti, il particolare realistico che affiora dalla magistrale bravura esecutiva di Renato, piuttosto la sintesi, la visione globale direi, cosmica, le grandi estensioni di spazi reali e metafisici che affascinano l’artista e solo uomini con profondità di pensiero, di spirito e cultura possono riconoscersi in queste visioni da paradiso dantesco. Non l’analisi che lo tormenta, piuttosto la tavolozza cromatica fluida, scorrevole, in metamorfosi come la luce dell’alba che lo seduce e ci seduce come una sorta di ipnosi. Una pittura fresca che tende all’astrazione, non contorni definiti ma liquide osmosi fluide e materiche insieme, sono colate laviche di magma e di luce dalle quali si sprigiona una profluvie di ricordi vaghi come i sogni, si tratta proprio di una pittura onirica fatta di frammenti soffocati, di spazi celesti, di cielo, di acqua e di aria in continua metamorfosi come tutte le cose del mondo ed il mondo stesso di cui Renato ha piena consapevolezza. Renato conosce il mondo e la realtà ma la trascende con una vera libertà che pochi artisti in questo mondo conosco poiché, ormai la sintassi è la grammatica dell’arte e si è smarrita in questo caos fantasmagorico creato ad arte da ignoti artefici che lavorano per fare dell’arte un prodotto biodegradabile come i fazzolettini di carta a volte degradati come i reati minori.
Audio OFF